martedì 16 marzo 2021

Ma quindi cosa significa essere un Arbitro imparziale?

L'Arbitro imparziale, così importante nell'OSR, è il mio master Matthieu che mentre siamo in tre (due guerrieri di 4 livello e un chierico di 1) chiusi in un ascensore a gabbia che non possiamo comandare dall'interno per cambiare piano e fuggire, fa un incontro casuale ed escono 8 mostri da 2 DV, e ce li mette.

L'Arbitro imparziale è sempre Matthieu che quando decidiamo di fuggire dai mostri verso un area sicura, ci fa tirare per l'inseguimento come da regolamento e, quando i mostri ci raggiungono li fa attaccare senza esitazione perché è quello che i mostri che ti vogliono uccidere fanno.

L'Arbitro imparziale è ancora Matthieu che pur sapendo che ci fidiamo al 100% di lui, i tiri per colpire li fa allo scoperto, e quando i mostri ci colpiscono e noi falliamo i tiri salvezza, ci fa vedere sempre tirando allo scoperto quanti danni prendiamo.


Matthieu è un Arbitro imparziale perché, dopo due anni di campagna, gli unici due personaggi ancora in vita quasi fin dall'inizio e gli unici di quarto livello stanno per morire fallendo tutti i tiri salvezza prendendo una caterba di danni, e si vede che lui sta sudando freddo quanto noi che stiamo per perdere i i personaggi che abbiamo portato fino a qui, ed è chiaro che vorrebbe fare qualcosa per farci scappare e sopravvivere, continua imperterrito a tirare attacchi e danni e a farci fare i tiri salvezza perché le cose in questo gioco funzionano così.

E che se non fosse stato per il fatto che il chierico di livello 1 ha avuto un culo pazzesco nel fuggire ai mostri, e se non avesse avuto in quel momento un arma magica capace di scacciare i non-morti come se fosse di quattro livelli superiori, e se non avesse deciso di spendere punti ferita (rischiando a sua volta la morte) per stringere un patto con quell'arma e poterla usare, e così facendo scacciare i mostri non-morti, Matthieu avrebbe continuato a tirare e farci tirare probabilmente fino alla morte, e poi sarebbe stato triste di quanto successo tanto quanto lo saremmo stati noi.

Ma per fortuna è andata bene, e non perché Matthieu ha barato sui dadi, o si è inventato una scusa per fare sì che i mostri non attaccassero, o ha ignorato la regola per l'inseguimento per farci fuggire.

Ma perché siamo riusciti a cavarcela con i nostri sforzi e le nostre idee nonostante le avversità.

Perché questo gioco funziona così.

E questo è stato mille volte più soddisfacente.

Questo è un Arbitro imparziale, e credo non ci sia  migliore spiegazione di un esempio pratico.

Sii un Arbitro imparziale. Sii come Matthieu.


I simpatici non-morti vermosi

Addendum 24/03/2021


Il miglior esempio di arbitro imparziale è sempre Matthieu che, invece di usare un deus ex machina per farci affrontare ad ogni costo una sfida epica contro il supercattivo che anticipiamo da decine di sessioni, lo fa (giustamente) morire malissimo quando decidiamo all'improvviso che la migliore idea per farlo fuori è farlo andare giù assieme all'ascensore che aveva appena preso.

Sii un arbitro imparziale.
Sii come Matthieu.

4 commenti:

  1. Parole sante! Concordo in particolare sul fatto che anche l'arbitro sudi freddo quanto i giocatori. Tifi per loro ma i dadi sono quelli.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esattamente. Puoi essere fan dei giocatori senza doverli favorire di nascosto.

      Elimina
  2. Concordo con te Francisco e ci vogliono più Matthieu Un arbitro di gioco che forza la mano per i giocatori non rende un buon servizio alla campagna: se l'AdG tifa ed altera i risultati, ne viene danneggiata la "suspension of disbelief" al tavolo da gioco — reale o virtuale che sia. Questo accade perché il giocatore comincia a ragionare in termini simili a: "Posso permettermi X perché il mondo di gioco non è tarato indipendemente da me e l'arbitro che tifa per noi eviterà il TPK". Ma a quel punto si perde sia l'immedesimazione in un mondo fittizio che il gruppo perfcepisce come credibile, sia l'aspetto di gambling emotivo sottolineato da CaveGirl (vedi "RPGs as Emotional Gambling"). È come se volessi giocare a Monopoli sapendo che comunque sarò io a vincere: dove sta il divertimento?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La penso esattamente così.
      Poi sono d'accordo che è una questione di gusti, posso capire che ad altri piacciano altre cose e lo rispetto, ma comunque ritengo che dover barare sui tiri e salvare i giocatori da dietro lo schermo sia la soluzione sbagliata: ci sono un sacco di modi per evitare queste situazioni, sia tra eventuali house rule da applicare al regolamento alla luce del sole (tipo, punti Fato da spendere o robe così) o regolamenti più adatti all'esperienza che si vuole provare.

      Elimina