Dopo la fine dell'avventura The Haunting of Ypsilon 14 durante la sessione scorsa, si sono unite altre due persone al gruppo, Andrea e Eleonora, portando i giocatori a sette persone (che però è difficile giocheranno spesso tutti assieme, ma essendo questa una campagna OSR non è un problema sia in uno che nell'altro caso).
Siccome non ho il tempo di organizzare né gestire una campagna sandbox come si deve (sebbene il Manuale del Custode di Mothership è oro colato nell'aiutare a farla: non lasciatevelo scappare quando verrà pubblicato!) abbiamo deciso semplicemente che farò giocare loro un'altra avventura.
Ammetto che avrei voluto usare A Pound of Flesh (il miglior modulo OSR che abbia mai letto, per quanto mi riguarda) come continuazione, ma Simone l'aveva già studiato; stessa cosa con Gradient Descent.
E quindi, in sostituzione, quale avventura usare se non quella introduttiva della nuova edizione del gioco, Another Bug Hunt? Anche questa, davvero ottima. Vedremo come se la caveranno nel giocarla.
Se se la caveranno...
Personaggi Presenti: BoB (Androide), Anny (Marine), Rosa (Marine), Daigo (Androide), Gena (Marine)
Sono passati dieci mesi dall’orrore di Ypsilon-14, e in questo tempo BoB, Rosa, Kerry, John e Sonya hanno provato a dimenticare l’orrore cui hanno assistito durante la loro permanenza sulla stazione mineraria, tra lavori saltuari e pochi svaghi. Rosa e Sonya, le uniche sopravvissute della stazione, hanno nel frattempo deciso di unirsi all’equipaggio della Grasshopper.
[durante questo periodo di riposo si fanno i tiri di Sanità per vedere se si riescono a convertire lo Stress accumulato in punti da spendere per aumentare i Tiri Salvezza; tutti falliscono, non convertono nulla, abbassano lo stress al minimo, e ne prendono subito 1 per il fallimento]
L’equipaggio viene contattato nuovamente dalla Compagnia per un incarico sui settori esterni dello spazio conosciuto, insieme a tre nuovi membri a loro sconosciuti. La loro sarà una missione sul pianeta Samsa VI, su cui è stata stabilita una stazione di terraformazione e un laboratorio di ricerca. La missione sarà ben retribuita, un lavoro impossibile da rifiutare.
Partendo dalla stazione di Sevastopol salgono sulla Metamorfosi, un’astronave da trasporto esecutivo di classe II, per raggiungere il pianeta in alcune settimane. Al risveglio dal criosonno, l’ex equipaggio della Grasshopper incontrano finalmente i loro nuovi compagni: Anny, Daigo e Gena.
Qui diamo il benvenuto a due nuovi giocatori: Eleonora e Andrea!
- Erik ha un nuovo pg dopo la misteriosa fine di Komin: Bot Pot "Anny", un Marine con Botany, Zero-G, Military Training e Athletics
- Eleonora ci presenta Daigo Hoshiyo, un Androide con Linguistics, Zoology, Industrial Equipment, Computers e Mathematics
- Andrea ci porta Roman "Gena" Dragovic, un altrx Marine con Military Training, Athletics e Hand-to-Hand Combat
Li raggiunge un uomo, Maas, il rappresentante della Compagnia a capo dell’operazione, che gli fornisce degli stimpak per combattere la crionausea, li conduce in una saletta dove incontrano tre marine (la loro scorta sul pianeta), e gli spiega cosa dovranno fare e cosa ha condotto loro fino a qui: dieci anni prima la Compagnia ha individuato reazioni biochimiche sul pianeta e ha deciso di investigare, e l’anno scorso è stata creata la Base Greta per la ricerca, e la Stazione di Terraformazione Heron. È stata scoperta una specie di artropodi, battezzati “carcinidi” (ma chiamati dai coloni “carc”), procedendo a eliminarli a vista in quanto potenzialmente pericolosi. Nove mesi fa i coloni hanno catturato una larva di carcinide per studiarla, e infine sei mesi fa la base non ha più inviato né risposto alle comunicazioni (cosa che è rimasta vera da quando la Metamorfosi è arrivata al sistema di Samsa). Perciò la squadra sarà inviata per capire cosa sia successo e sistemare la situazione.
Specificatamente, dovranno incontrare sulla superficie il comandante della colonia, assisterlo nel sistemare la situazione e riparare eventuali guasti ai sistemi di comunicazione e alla stazione e, in caso di fallimento, dovranno evacuare un paio di scienziati: lx Dottorx Edem e l’androide Hinton.
I membri della squadra vengono forniti di tuta ambientale, armi e kit medici. La tuta ambientale è necessaria non perché l’atmosfera del pianeta non sia ospitale, ma perché è la miglior protezione contro svariati tipi di pericoli ambientali.
Anny durante il briefing chiede delle foto delle persone da “salvare”, e queste vengono fornite. Maas guarda l’orologio e chiude il briefing, mandando il gruppo su una navetta da sbarco militare.
La navetta scende dritta verso Samsa VI passando in una tempesta tropicale, e gli allarmi iniziano a suonare:
Tiro paura [-]: Anny, Daigo e Rosa falliscono
Dopo lunghissimi minuti la navetta da sbarco esce dalla tempesta e atterra rapidamente al suolo.
“Benvenuti su Samsa VI!”
Il pilota prende un po’ per il culo i membri dell’equipaggio, che escono dalla navetta trovando un bioma tropicale. Il cielo è oscurato dalle nuvole e dalla pioggia incessante, ma è giorno, la luce è leggermente arancione, il complesso della Base Greta è a poche decine di metri dalla zona di atterraggio. La nave da sbarco decolla e tornerà dopo alcuni giorni a riprenderli, lasciandoli sul pianeta.
Le comunicazioni appaiono immediatamente disturbate, non si sa se dalla tempesta o da chissà quale fattore ambientale.
BoB attiva il bioscanner, che rileva i segni vitali del gruppo e qualche animale in lontananza, ma il segnale è disturbato. Si incamminano verso la Base Greta, che appare completamente deserta. Le luci sono spente e dalle finestre non si intravedono movimenti. Sicuramente nessuno è venuto ad accogliere l’equipaggio.
Avvicinandosi alla stazione notano che è difficile correre in questo fango, e ci sono delle tracce di ATV che portano dietro la base e delle altre che portano all’airlock della base. Arrivati all’ingresso principale il gruppo trova il portone bloccato da una keycard. BoB prova a hackerare l’accesso con successo, e il portone arrugginito si apre permettendo l’accesso a cinque persone per volta. Gena, Rosa, Anny e due marine della scorta entrano nella camera pressurizzata. All’interno ci sono anche degli armadietti con delle ammaccature, e alcuni sono addirittura stati quasi forzati come da grosse tenaglie. BoB individua con il bioscanner un segnale vitale che viene circa da dentro la base, ma non è chiaro se sia davvero dentro o oltre. Gli armadietti vengono ispezionati e dentro trovano due caricatori per fucile a impulsi, una tuta ambientale e un rosario. Nella camera pressurizzata è presente un'altra porta bloccata con keycard, che BoB riesce a superare tranquillamente.
Una volta dentro luci sfarfallanti che illuminano una devastazione totale: la pioggia gocciola dal soffitto, un festone che dice “Buon Compleanno Olsson” divelto, bossoli di proiettili e schizzi di sangue, e segni di tenaglie come quelli visti sugli armadietti a terra e sui muri. Poco dopo anche gli altri riescono a entrare. In mezzo a tutto questo casino c’è la testa di una donna strappata buttata in un angolo della stanza.
Tiro paura [-]: Daigo fallisce.
BoB e i marine, che non indossano tute ambientali, sentono un forte odore di decomposizione, umidità e ruggine. Dei tavoli e delle sedie sono stati usati per fare una barricata nella porta ad ovest.
Rosa vede un braccio spuntare da sotto un tavolo ribaltatao e si avvicina, muovendolo con il piede. Sotto al tavolo c’è un corpo che non è possibile identificare se non si sposta il tavolo, e Rosa chiama uno dei marine per farsi aiutare. C’è un corpo di donna decapitato, al posto del collo c’è una cavità che decorre fino al torace, su tutta la pelle tanti piccoli tagli (tiro sanità fallito per Rosa). Il marine alza il fucile impaurito, e Rosa informa gli altri di cosa ha trovato.
Daigo si avvicina per esaminare il cadavere (tiro sanità [+]: successo critico) ed ispeziona la cavità toracica (tiro intelletto+zoologia=successo) che è stata completamente svuotata, sembra che qualcosa sia cresciuto all’interno del torace e sia poi uscito dal collo. Trova sul corpo le piastrine militari del vicecaporale Xavier.
“...meno uno…”
Fine sessione
Nessun commento:
Posta un commento