martedì 17 settembre 2024

Mothership S18 - Morte alle Porte

Continua la campagna di Mothership! La sessione precedente sta qui, mentre qui c'è l'inizio della campagna. L'elenco completo di tutte le sessioni si trovano su questa pagina.

Anche stavolta il buon Alessio era assente, pertanto l'onere e l'onore di scrivere il riassunto se l'è preso Giacomo!


Mothership S18 - Morte alle Porte

Personaggi Presenti:
  • Sanchez (Marine)
  • Daigo (Androide)
  • Dr. Kawaguchi (Scienziato) - al posto di Anny
La situazione è critica, sentiamo i rumori sia dall’interno che dall’esterno della torre, i carcinidi si muovono in massa verso di noi scalando l'edificio e in una manciata di secondi saranno dentro… intanto sul tetto qualcuno sta sparando all’impazzata.
E c'è un'enorme carcinide collegato forzatamente ai controlli radio della torre.

Cerchiamo disperatamente nella stanza per trovare qualcosa che sia utile oltre al coraggio e alla speranza.
Daigo spara alla serratura della botola che porta sopra e sale sul tetto, mentre Sanchez si getta sugli armadietti sperando di trovare qualcosa di utile. Dentro ci sono un medikit, bendaggi, stimpak e un canotto gonfiabile.

Salendo sul tetto, sotto all'enorme antenna, Daigo vede un militare spara con un potente fucile anti-materiale e accanto a lui un cane segugio con gli occhi rossi che inizia a abbaiarle contro.
Nota che l'antenna ha dei cavi di rinforzo e non è cosa semplice manometterla per spegnere il disturbo radio provocato dal carcinide legato: l'unico modo è quello di danneggiare i cavi.
Underhill nel frattempo le dice che è qui da una settimana ma i carcinidi non si erano mai fatti vedere così in massa, e che è stato Hinton a chiuderlo sul tetto.

Per interrompere il segnale infettivo, e coi carcinidi quasi alle porte decidiamo infine di uccidere il carcinide collegato all’antenna (capendo inoltre che è esso stesso stremato dalla situazione) e non appena questo muore notiamo che il resto delle creature sembra improvvisamente arrestarsi e iniziare a comunicare tra loro in maniera confusa. Se ne vanno, e sembrano dirigersi verso il complesso di terraformazione oltre la diga.

L'assalto è, finalmente, concluso. Manca qualche ora all’alba.

Tornata una relativa calma, nonostante la tempesta incessante, con il bioscanner il Dr. Kawaguchi si rende conto che sia il soldato, identificatosi come il Sergente Scelto Underhill (il più alto in grado al momento su Samsa VI), che Gena, hanno un carcinide nello stomaco. Underhill dava già segni di pesante infezione,  oltre ai tagli sulla pelle, diventando catatonico a intervalli regolari mentre il cane, di nome Marlowe, lo mordeva per farlo riprendere.
Kawaguchi decide di parlare con Underhill da parte per non spaventare gli uomini, e questi preso coscienza della sua condizione dichiara che non vuole assolutamente fare la fine degli altri infetti: il suo destino è segnato, e lui ne è consapevole.

Nel frattempo riusciamo a metterci in comunicazione con la Metamorfosi, la nostra nave.
Chiediamo un'estrazione immediata e per essere sicuri che ce la mandino mentiamo sugli obiettivi portati a termine: diciamo che abbiamo recuperato Edem (vero) ma anche il nucleo logico di Hinton (falsissimo).
Purtroppo dalla nave ci comunicano che nessuna missione di estrazione può essere compiuta prima di 4 o 5 ore, ovvero alla fine della tempesta, poiché metterebbe a serio rischio la navetta.

Nell'attesa, Underhill decide di farla finita e prima di allontanarsi ci dona il suo fucile e ci chiede di prenderci cura del suo cane. Ci dà anche nuovi ordini: andare via da questo fottuto pianeta salvando la maggior parte delle persone possibili. Noi ci barrichiamo all’interno della torre saldando le porte, e da dentro sentiamo un colpo di arma da fuoco.

Riusciamo anche a contattare Valdez e Pedro, che nonostante le paure di Novikov (che li ha abbandonati poiché l'hangar si stava allagando ed era convinto non ce l'avrebbero fatta) sono sopravvissuti sul tetto della stazione di terraformazione. Dicono anche che i carcinidi a un certo punto hanno cominciato a ignorarli completamente, dirigendosi all'interno della ciminiera del reattore.

Aspettiamo quindi la fine della tempesta e l’arrivo del trasporto mentre discutiamo a fondo sulle implicazioni di riportare a bordo persone infette: l’idea è quella di metterle in stasi per provare a trovare una cura, sapendo comunque che Hinton, ancora latitante, potrebbe saperne molto di più. Forse si può organizzare una spedizione per trovarlo una volta al sicuro sulla Metamorfosi?

La navetta finalmente arriva, e recuperiamo anche Valdez e Pedro sul tetto dell'hangar. Valdez è ferita e svenuta, ed è piena di tagli a causa dell’infezione, ma è viva. Pedro è contuso, ma non è ferito gravemente.

Abbandonando l'atmosfera ad altissima velocità ci lasciamo sotto di noi le nuvole arancioni di Samsa VI diretti verso la Metamorfosi e la salvezza.


fine sessione

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