sabato 16 gennaio 2021

UVG Sessione 2 - Birra Gialla, Caffé Gatto, e altre Gustose Pietanze

Una delle strette vie della Città Violetta

Giorno 20, Città Violetta


Personaggi presenti: Blu Colpa, Artificio DaRegret, Raton Tio

La seconda sessione di Ultraviolet Grasslands (qui potete leggere l'inizio di tutto) si apre con i nostri protagonisti che seguono Baffo, il loro presunto contatto e destinatario della missiva, tra le vie e i vicoli della cittadella della Città Violetta, luogo di magia, lusso sfrenato e divertimenti, che si inerpicano lungo il fianco della collina sul mare. I protagonisti hanno infatti richiesto prova al gatto della sua identità e lui ha acconsentito, chiedendo loro di accompagnarlo alla sua dimora.

Arrivati a destinazione in un lussuoso palazzo dal cortile interno adornato da una fontana, i servitori di Baffo si prendono carico dei muli e delle scorte a loro rimaste (un sacco a testa, che poi il gatto lascerà tenere a loro come ringraziamento) prima di farli accomodare al piano superiore in uno sfarzoso salotto per gli ospiti. Comodi e pregiati divani per gli ospiti umani e preziosi cuscini per gli ospiti felini, mobili antichi, tessuti filigranati e un tempietto dedicato alla Divinità Violetta, dio/dea della magia dal corpo androgino e dalla testa di gatto, adornano la sala.

Il solito servitore, o meglio, compagno umano di Baffo porta loro una pergamena che recita: "Baffo, Servitore del Tempio della Divinità Violetta".
"Ecco" dice Baffo, "ora che abbiamo confermato che io sono chi dico di essere, la lettera prego".
L'uomo così prende la missiva, la apre rompendo il sigillo di ceralacca, la fa leggere al suo padrone, e la porta via.


Il gruppo a questo punto ha due cose principali a cui pensare: curarsi dalle tenie (ci vuole un medico, una tenia tentacolare non è robetta da poco) e formare una carovana (e qui ci vogliono soldi).
Per entrambe le cose è una buona idea chiedere direttamente a Baffo, almeno questo non costa nulla: conosce un medico? È interessato a finanziare una carovana per le Praterie Ultraviolette?

Per la seconda domanda, la risposta è possibilista: potrebbe esserci la possibilità che sia interessato a farlo, ma deve verificare che ci siano le condizioni adeguate. Tra qualche giorno darà una risposta.

Per la prima, le cose si fanno un po' più complicate. Sì, conosco un medico. Affidabile, e che non vi farebbe pagare nulla. Mai. Però ha bisogno di un favore.
Nota dell'Arbitro: non avevo pianificato nulla. Ho tirato su una tabella casuale di un bel manuale per gestire avventure cittadine per sapere quanto ne sa un contatto su un argomento che non sia totalmente misterioso, ma per il quale non è scontato che ne sappia qualcosa (Baffo è un gatto: conoscerà almeno un medico per gatti, ma non necessariamente per umani). È uscito "Fooooorse, ma cosa ci guadagno?" e da lì ho tirato fuori l'idea.
Nella Città Violetta (o perlomeno questo è quanto dice Baffo) c'è un'usanza particolare per stringere accordi. Le parti si comunicano le rispettive garanzie, ed eventualmente possono negoziare su di esse. Solo una volta accettate, allora si procede a stilare il "contratto" o comunque comunicare i dettagli dell'accordo. Infine si sigilla l'accordo con un rito.
La garanzia (l'unica garanzia) di Baffo è che il compito non comporta alcun pericolo.


Il gruppo, dubbioso per la curiosa e non troppo rassicurante pratica con cui si stringono accordi qui, ci pensa un po'.
Il loro problemino tentacolare è però pressante. e il vantaggio di avere un medico a loro disposizione sempre e gratis è troppo allettante. Accettano.

Il compito è semplice: andare al Salotto dell'Ultima Sedia, un'osteria a un giorno di distanza verso ovest dalla Città Violetta, e farsi dare da Marsa Vinoble, l'oste, la ricetta della "birra gialla". A quanto pare gliela deve a Baffo. Non importano i mezzi utilizzati per recuperarla, l'importante è farlo. L'unico obbligo è non dire mai a nessuno della ricetta, qualunque cosa vedano o vengano a sapere su di essa.

Infine il rito per sigillare l'accordo. Si alzano tutti, e vanno dal tempietto dedicato alla Divinità Violetta. Il compagno umano di Baffo porta un vassoio con varie tazzine fumanti, con un liquido scuro quasi nero dall'odore forte e penetrante: caffè gatto.
Artificio, il narco-erbalista del gruppo, sa bene cosa è, e sa anche da cosa è ricavato: un famoso e rinomato narcotico ricavato dalla cacca di gatto!
Il gruppo, compreso Baffo, beve il liquido scuro (non hanno molta scelta, ma al palato non è poi così male), recitano un paio di formule rituali per sigillare l'accordo, e presto iniziano a sentire i primi effetti di questo caffè gatto: una pesante sonnolenza.
Si lasciano così andare sui divani, e sul cuscino, a una ristoratrice dormita.
Nota dell'Arbitro: provare le varie droghe delle Praterie Ultraviolette è una delle varie cose che fanno ottenere punti esperienza (1d6+Aura*10, per l'esattezza). Questa è la prima manciata di PE che si beccano! Ovviamente ogni droga ha delle caratteristiche e effetti peculiari, in questo caso oltre a fare sonnolenza il caffé gatto fa recuperare 1d4 punti alle caratteristiche mentali. E, per fortuna, non ha alcun rischio di causare dipendenza.
Al loro risveglio le luci dell'imbrunire allungano le ombre nel salotto di Baffo, e così gli eroi decidono di cercare un luogo dove mangiare e dove alloggiare. Baffo conosce un paio di ristoranti, ma hanno prezzi cari (perlomeno per gli squattrinati protagonisti), e spiega loro che alloggiare in uno dei vari alberghi della cittadella non costerebbe meno di 50€ a settimana… sempre che accettino Puzzola, il loro cane. E questa è una città di gatti.

Quindi dopo aver ringraziato, salutano il loro anfitrione e iniziano a cercare in città.
Nota dell'Abritro: € è qui il simbolo del "cash", la moneta delle Terre Arcobaleno. Il nome si ispira direttamente dal quello dato dagli esploratori inglesi alla moneta cinese.
Nella cittadella chiedono in giro e vedono con i loro occhi che quanto detto da Baffo è vero, e perciò decidono di dirigersi fuori, verso la baraccopoli dei bluani attorno alle mura, dove si aspettano di avere qualcosa di adatto alle loro tasche semivuote.


Di scelta alla loro portata qui ce n'è molta di più, tra stanze in comune, "alberghi" e quelle che sembrano tende in affitto, scelgono un'affittacamere chiamato "Affittacamere" dal prezzo apparentemente onesto: 5€ a testa+ 10€ per il cane per una settimana. E se vogliono Puzzola possono lasciarla al padrone dello stabile che si occuperà di lei nel caso debbano andare alla cittadella. Dopotutto, dice, nessuno vuole che confischino la bestiola e la facciano combattere contro i ratti addestrati. Perché è questo che fanno alla cittadella.
Il tizio sembra abbastanza di fiducia (si è messo pure a fare le coccole a Puzzola) e quindi accettano.

E per la cena? Ovviamente vanno a quella conosciuta come la peggiore, ma la più economica, taverna di tutta la Città Violetta: da Pér Slaji.
Appena entrati capiscono che quanto han sentito non è una esagerazione: dove dovrebbero esserci le tavole del pavimento c'è del "terriccio", i tavoli sono lucidi di grasso di cibo spalmato sulla superficie da stracci mai puliti, i commensali non sembrano sicuramente di alta borghesia, e l'odore non è di certo tra i più invitanti…
Nota dell'Arbitro: una delle varie cose che fa guadagnare esperienza in UVG è passare del tempo a sperimentare le varie prelibatezze e i vari sapori delle taverne e ristoranti delle Praterie Ultraviolette. Diventando clienti abituali (ovvero mangiando per una settimana nello stesso posto) si ottien una manciata di Punti Esperienza, ma non solo. Ogni luogo è diverso e, oltre al costo differente per una settimana di frequentazione (da 1€ di Pér Slaji a 500€ o più per i ristoranti più lussuosi), si possono ottenere altre "cose" che vanno da pettegolezzi interessanti, oggetti particolari, conoscenze utili, spunti per avventure e così via. E non tutto è necessariamente positivo, ma tutto è interessante.
Non appena prendono posto arriva un grosso omone dall'espressione torva in viso, che chiede in un pesante accento del Creolo del Cerchio Libero, la lingua ibrida dei pirati del Mare Circolare, cosa vogliono per cena tra le due scelte del giorno. Risponde Artificio.
Subito il volto dell'omone, il proprietario omonimo al locale Pér Slaji, si illumina di un allegro sorriso: ha riconosciuto lo stesso suo accento piratesco nel nostro eroe, e questo ha risvegliato in lui dolci ricordi di un passato tra le onde.


Artificio sta al gioco -i suoi genitori erano pirati, ma lui il mare non l'ha mai nemmeno toccato con il pollicione- e questo tende in loro favore: Pér non solo decide di offrire loro la cena, ma si assicura pure che il cibo a loro servito sia della "miglior" qualità, togliendo i pezzi meno buoni (leggasi, vecchi o mezzi marci) dalle cosce di pollo fritte e strafritte dei piatti infilandoseli nella tasca del grembiule.
Il gruppo si è forse salvato da una seconda tenia o una qualche altra infezione intestinale.
Dopotutto per 1€ per un'intera settimana non ci si può aspettare molto altro…
Nota dell'Arbitro: ho tirato casualmente e sul momento la lingua di Pér nella tabella apposita (ce ne sono ben 20 nelle Terre Arcobaleno) ed è stato quindi per puro caso che fosse quella dei pirati e che fosse la stessa di Artificio, che ovviamente ne ha approfittato subito. Un bel colpo di fortuna, e un'ottima giocata.
Finisce così, dopo un'intensa giornata di viaggio, affari, droghe e decisamente troppi gatti, mangiando il peggior pasto dell'intera Città Viola, la seconda sessione.

Ci si legge alla prossima!
(e tra l'altro sono indietrissimo nello scriverle!)



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