Una delle strette vie della Città Violetta |
Giorno 20, Città Violetta
Personaggi presenti: Blu Colpa, Artificio DaRegret, Raton Tio
La seconda sessione di Ultraviolet Grasslands (qui potete leggere l'inizio di tutto) si apre con i nostri protagonisti che seguono Baffo, il loro
presunto contatto e destinatario della missiva, tra le vie e i vicoli della
cittadella della Città Violetta, luogo di magia, lusso sfrenato e
divertimenti, che si inerpicano lungo il fianco della collina sul mare. I
protagonisti hanno infatti richiesto prova al gatto della sua identità e lui
ha acconsentito, chiedendo loro di accompagnarlo alla sua dimora.
Arrivati a destinazione in un lussuoso palazzo dal cortile interno adornato da
una fontana, i servitori di Baffo si prendono carico dei muli e delle scorte a
loro rimaste (un sacco a testa, che poi il gatto lascerà tenere a loro come
ringraziamento) prima di farli accomodare al piano superiore in uno sfarzoso
salotto per gli ospiti. Comodi e pregiati divani per gli ospiti umani e
preziosi cuscini per gli ospiti felini, mobili antichi, tessuti filigranati e
un tempietto dedicato alla Divinità Violetta, dio/dea della magia dal corpo
androgino e dalla testa di gatto, adornano la sala.
Il solito servitore, o meglio, compagno umano di Baffo porta loro una
pergamena che recita: "Baffo, Servitore del Tempio della Divinità Violetta".
"Ecco" dice Baffo, "ora che abbiamo confermato che io sono chi dico di essere,
la lettera prego".
L'uomo così prende la missiva, la apre rompendo il sigillo di ceralacca, la fa
leggere al suo padrone, e la porta via.
Il gruppo a questo punto ha due cose principali a cui pensare: curarsi dalle
tenie (ci vuole un medico, una tenia tentacolare non è robetta da poco) e
formare una carovana (e qui ci vogliono soldi).
Per entrambe le cose è una buona idea chiedere direttamente a Baffo, almeno
questo non costa nulla: conosce un medico? È interessato a finanziare una
carovana per le Praterie Ultraviolette?
Per la seconda domanda, la risposta è possibilista: potrebbe esserci la
possibilità che sia interessato a farlo, ma deve verificare che ci siano le
condizioni adeguate. Tra qualche giorno darà una risposta.
Per la prima, le cose si fanno un po' più complicate. Sì, conosco un medico.
Affidabile, e che non vi farebbe pagare nulla. Mai. Però ha bisogno di un
favore.
Nota dell'Arbitro: non avevo pianificato nulla. Ho tirato su una tabella casuale di un bel manuale per gestire avventure cittadine per sapere quanto ne sa un contatto su un argomento che non sia totalmente misterioso, ma per il quale non è scontato che ne sappia qualcosa (Baffo è un gatto: conoscerà almeno un medico per gatti, ma non necessariamente per umani). È uscito "Fooooorse, ma cosa ci guadagno?" e da lì ho tirato fuori l'idea.
Nella Città Violetta (o perlomeno questo è quanto dice Baffo) c'è un'usanza
particolare per stringere accordi. Le parti si comunicano le rispettive
garanzie, ed eventualmente possono negoziare su di esse. Solo una volta
accettate, allora si procede a stilare il "contratto" o comunque comunicare i
dettagli dell'accordo. Infine si sigilla l'accordo con un rito.
La garanzia (l'unica garanzia) di Baffo è che il compito non comporta alcun
pericolo.
Il gruppo, dubbioso per la curiosa e non troppo rassicurante pratica con cui
si stringono accordi qui, ci pensa un po'.
Il loro problemino tentacolare è però pressante. e il vantaggio di avere un
medico a loro disposizione sempre e gratis è troppo allettante. Accettano.
Il compito è semplice: andare al Salotto dell'Ultima Sedia, un'osteria
a un giorno di distanza verso ovest dalla Città Violetta, e farsi dare da
Marsa Vinoble, l'oste, la ricetta della "birra gialla". A quanto pare gliela
deve a Baffo. Non importano i mezzi utilizzati per recuperarla, l'importante è
farlo. L'unico obbligo è non dire mai a nessuno della ricetta, qualunque cosa
vedano o vengano a sapere su di essa.
Infine il rito per sigillare l'accordo. Si alzano tutti, e vanno dal tempietto
dedicato alla Divinità Violetta. Il compagno umano di Baffo porta un vassoio
con varie tazzine fumanti, con un liquido scuro quasi nero dall'odore forte e
penetrante: caffè gatto.
Artificio, il narco-erbalista del gruppo, sa bene cosa è, e sa anche da cosa è
ricavato: un famoso e rinomato narcotico ricavato dalla cacca di gatto!
Il gruppo, compreso Baffo, beve il liquido scuro (non hanno molta scelta, ma
al palato non è poi così male), recitano un paio di formule rituali per
sigillare l'accordo, e presto iniziano a sentire i primi effetti di questo
caffè gatto: una pesante sonnolenza.
Si lasciano così andare sui divani, e sul cuscino, a una ristoratrice dormita.
Nota dell'Arbitro: provare le varie droghe delle Praterie Ultraviolette è una delle varie cose che fanno ottenere punti esperienza (1d6+Aura*10, per l'esattezza). Questa è la prima manciata di PE che si beccano! Ovviamente ogni droga ha delle caratteristiche e effetti peculiari, in questo caso oltre a fare sonnolenza il caffé gatto fa recuperare 1d4 punti alle caratteristiche mentali. E, per fortuna, non ha alcun rischio di causare dipendenza.
Al loro risveglio le luci dell'imbrunire allungano le ombre nel salotto di
Baffo, e così gli eroi decidono di cercare un luogo dove mangiare e dove
alloggiare. Baffo conosce un paio di ristoranti, ma hanno prezzi cari
(perlomeno per gli squattrinati protagonisti), e spiega loro che alloggiare in
uno dei vari alberghi della cittadella non costerebbe meno di 50€ a settimana…
sempre che accettino Puzzola, il loro cane. E questa è una città di gatti.
Quindi dopo aver ringraziato, salutano il loro anfitrione e iniziano a cercare
in città.
Nota dell'Abritro: € è qui il simbolo del "cash", la moneta delle Terre Arcobaleno. Il nome si ispira direttamente dal quello dato dagli esploratori inglesi alla moneta cinese.
Nella cittadella chiedono in giro e vedono con i loro occhi che quanto detto
da Baffo è vero, e perciò decidono di dirigersi fuori, verso la baraccopoli
dei bluani attorno alle mura, dove si aspettano di avere qualcosa di adatto
alle loro tasche semivuote.
Di scelta alla loro portata qui ce n'è molta di più, tra stanze in comune,
"alberghi" e quelle che sembrano tende in affitto, scelgono un'affittacamere
chiamato "Affittacamere" dal prezzo apparentemente onesto: 5€ a testa+ 10€ per
il cane per una settimana. E se vogliono Puzzola possono lasciarla al padrone
dello stabile che si occuperà di lei nel caso debbano andare alla cittadella.
Dopotutto, dice, nessuno vuole che confischino la bestiola e la facciano
combattere contro i ratti addestrati. Perché è questo che fanno alla
cittadella.
Il tizio sembra abbastanza di fiducia (si è messo pure a fare le coccole a
Puzzola) e quindi accettano.
E per la cena? Ovviamente vanno a quella conosciuta come la peggiore, ma la
più economica, taverna di tutta la Città Violetta: da Pér Slaji.
Appena entrati capiscono che quanto han sentito non è una esagerazione: dove
dovrebbero esserci le tavole del pavimento c'è del "terriccio", i tavoli sono
lucidi di grasso di cibo spalmato sulla superficie da stracci mai puliti, i
commensali non sembrano sicuramente di alta borghesia, e l'odore non è di
certo tra i più invitanti…
Nota dell'Arbitro: una delle varie cose che fa guadagnare esperienza in UVG è passare del tempo a sperimentare le varie prelibatezze e i vari sapori delle taverne e ristoranti delle Praterie Ultraviolette. Diventando clienti abituali (ovvero mangiando per una settimana nello stesso posto) si ottien una manciata di Punti Esperienza, ma non solo. Ogni luogo è diverso e, oltre al costo differente per una settimana di frequentazione (da 1€ di Pér Slaji a 500€ o più per i ristoranti più lussuosi), si possono ottenere altre "cose" che vanno da pettegolezzi interessanti, oggetti particolari, conoscenze utili, spunti per avventure e così via. E non tutto è necessariamente positivo, ma tutto è interessante.
Non appena prendono posto arriva un grosso omone dall'espressione torva in
viso, che chiede in un pesante accento del Creolo del Cerchio Libero, la
lingua ibrida dei pirati del Mare Circolare, cosa vogliono per cena tra le due
scelte del giorno. Risponde Artificio.
Subito il volto dell'omone, il proprietario omonimo al locale Pér Slaji, si
illumina di un allegro sorriso: ha riconosciuto lo stesso suo accento
piratesco nel nostro eroe, e questo ha risvegliato in lui dolci ricordi di un
passato tra le onde.
Artificio sta al gioco -i suoi genitori erano pirati, ma lui il mare non l'ha
mai nemmeno toccato con il pollicione- e questo tende in loro favore: Pér non
solo decide di offrire loro la cena, ma si assicura pure che il cibo a loro
servito sia della "miglior" qualità, togliendo i pezzi meno buoni (leggasi,
vecchi o mezzi marci) dalle cosce di pollo fritte e strafritte dei piatti
infilandoseli nella tasca del grembiule.
Il gruppo si è forse salvato da una seconda tenia o una qualche altra
infezione intestinale.
Dopotutto per 1€ per un'intera settimana non ci si può aspettare molto altro…
Nota dell'Arbitro: ho tirato casualmente e sul momento la lingua di Pér nella tabella apposita (ce ne sono ben 20 nelle Terre Arcobaleno) ed è stato quindi per puro caso che fosse quella dei pirati e che fosse la stessa di Artificio, che ovviamente ne ha approfittato subito. Un bel colpo di fortuna, e un'ottima giocata.
Finisce così, dopo un'intensa giornata di viaggio, affari, droghe e
decisamente troppi gatti, mangiando il peggior pasto dell'intera Città Viola,
la seconda sessione.
Ci si legge alla prossima!
(e tra l'altro sono indietrissimo nello scriverle!)
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