Questo è il resoconto della sessione 36 della campagna di Ultraviolet Grasslands, un viaggio psichedelico attraverso le immense Praterie Ultraviolette fino alla Città Nera.
In questo post trovate tutti i resoconti passati, compreso l'inizio di questa avventura pazzomatta.
Eroi presenti: Blu Colpa, Blasto da Miniàl, Cardo Los Mariscos, Raton Tio, Ing. Tanfozzi
Giorno 211, Città Violetta
1 Violese [1]
Finalmente di nuovo al sicuro, il gruppo si dirige verso il vecchio pozzo. Manca un giorno alla consegna del denaro per la liberazione di Miss Palla di Neve, che dovrà avvenire il giorno seguente a mezzanotte. Pena, dice la lettera di riscatto, la sua morte.
Il pozzo si trova in una desolata e silenziosa piazzetta quasi al limite della baraccopoli. Gli edifici, tutti di due piani, sono molto vecchi, alcuni paiono abbandonati e ci sono rifiuti e detriti sparsi negli angoli qua e là.
Blasto si avvicina al pozzo, abbastanza profondo da non permettere alla luce del giorno di raggiungere la fine, e ci getta una pietruzza per capire meglio cosa c'è laggiù. La pietra colpisce il fondo con un rumore sordo: il pozzo è asciutto.
Raton nel frattempo parla con un vecchio di passaggio vestito malamente che dopo un po' di convincimento gli spiega che il pozzo è vuoto da che ha memoria e di non parlare con la vecchia "di quell'edificio là" che è antipatica come la peste. Indica una delle finestre al piano superiore di uno degli edifici.
Dopo un po' guardando la finestra notano che c'è effettivamente una signora che li spia da dietro tendine ingiallite.
Blasto e Cardo, incuriositi, decidono di andare da lei sperando che abbia visto qualcosa di interessante.
Bussano alla porta, e quando questa risponde affermando in maniera antipatica di essere stata svegliata dalla sua siesta pomeridiana, i due la intortano dicendole che sono studenti che stanno facendo una "ricerca sul pozzo e i suoi abitanti". La signora ci casca alla grande, e dopo aver esordito con un "che teneri!" li fa subito accomodare in casa offrendo loro tè e biscotti rancidi.
Parlano un po' con la signora Grappadora e scoprono che il pozzo è sempre stato asciutto, e che è frequentato occasionalmente da un gruppo di "ragazzi" capitanati da un certo Boris, che gira (addirittura!) con un machete e una balestra. Ha notato che questi oltre a parlare e a passare il tempo lì spesso prendono cose dal pozzo asciutto tramite la carrucola.
"È sicuramente droga! Ragazzi, voi mica vi drogherete no? I miei nipoti lavorano nei campi e purtroppo devono farne uso per poter resistere alla fatica ma è una gran brutta bestia: statene lontani se potete!"
Dopo un po' di chiacchiere infine Blasto dice alla signora Grappadora che vorrebbe incontrarla la sera seguente per cenare assieme e sapere un po' più di storia sulla zona. Grappadora non se lo fa dire due volte e accetta entusiasta.
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Con queste nuove informazioni il gruppo decide di fare un piano: si sarebbero procurati una qualche sostanza soporifera, avrebbero riempito dei sacchi con pietre da buttare nel pozzo e un semplice meccanismo a molla che avrebbe rilasciato la sostanza nell'aria al momento in cui sarebbero stati recuperati da questi individui.
Tornano così alla cittadella e vanno a chiedere a Baffo se conoscesse un qualche alchimista in città che possa aiutarli. Lui dà loro un nome di un alchimista amico che avrebbe fatto loro pure un po' di sconto, e inoltre comunica loro che Beauregarthe ha mandato loro un messaggio dicendo che ha informazioni sul gatto.
Si dividono.
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Blasto va all'indirizzo dell'alchimista che Baffo ha dato loro, tra i vicoletti cittadini. Una volta lì spiega all'uomo di cosa ha bisogno e questi non assicurando nulla a causa del poco preavviso va a vedere nel retrobottega se ha qualcosa.
Sono fortunati! Non solo l'alchimista ha una fiala di una sostanza soporifera che fa al caso loro, ma ha addirittura un'oggetto alquanto singolare: una "vertebra di donna" che levita a pochi centimetri dal bancone. È un oggetto magico che permette di lanciare un'incantesimo che fa addormentare le creature entro dodici metri dall'incantatore una volta al giorno. [2]
La fiala costerebbe 500€, la costola magica 2000€. Blasto opta per la costola, più costosa ma molto più utile.
Raton invece va a parlare con Beauregarthe all'albergo. Egli gli spiega che dopo la colluttazione con Peena la formaggiaia è andato su a consolarla e a scusarsi con lei.
Peena così gli ha spiegato che in realtà non avrebbe voluto rivelare nulla al gruppo, ma l'avarizia ha vinto su di lei e ha iniziato a parlare con Tanfozzi in cambio dei suoi acquisti.
Dice infatti Peena che è stato Boris le Grandeuillon, una specie di capobanda locale, a rapire il gatto, ma che in realtà lui è una brava persona che con il ricavato del giro di scommesse di combattimenti che gestisce aiuta le persone della baraccopoli più in difficoltà.
Raton lo ringrazia, e gli chiede se mai ci fosse la possibilità che Beauregarthe si unisse nuovamente a loro. Lui gli risponde che non dipende da lui, ma da loro stessi, ma che non è questo il momento di parlarne e che hanno poco tempo se vogliono occuparsi del gatto da salvare.
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Il gruppo infine torna la sera alla piazza e si apposta nelle case abbandonate (precedentemente segnalate a Blasto e Cardo dalla signora Grappadora) ma non succede nulla tutta la notte. Tutto è tranquillo e silenzioso.
Giorno 212, Città Violetta
2 Violese
Il giorno dopo il gruppo decide di rimanere da quelle parti e vedere se c'è qualche movimento e, nel frattempo, Tanfozzi prepara un carretto con i sacchi di pietre da gettare nel pozzo.
Durante il giorno non succede nulla e non vedono nessun movimento sospetto.
Alle 10 di sera Blasto va all'appuntamento con Grappadora, che gli ha preparato una cena, in modo da stare lì e non dare troppo nell'occhio e provare a ricavare qualche informazione in più.
Tanfozzi a circa la stessa ora arriva con il carretto e si piazza vicino al pozzo. Gli altri rimangono appostati.
A mezzanotte, mentre Grappadora è inquieta e probabilmente spera che il giovane e aitante Blasto gli faccia passare una bella nottata, Tanfozzi getta i sacchi nel pozzo e si mette nuovamente ad aspettare, coricandosi sul carretto.
Ma nulla succede tutta la notte.
E, finalmente, arriva l'alba, con tutta l'incertezza e l'angoscia che questa comporta. [3]
Fine della sessione.
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Note dell'Arbitro
1. Giorno e Mese
Siccome stiamo il calendario e le stagioni (come spiegato in dettaglio qui alla nota #1) inizierò a indicare il giorno e il mese in cui si trovano.
2. Costola di donna
Questo oggetto è l'incantesimo di Sonno preso da Knave: L creature cadono in un sonno leggero per Lx10 minuti entro un raggio di 40' (12m).
In Knave "L" sta per il Livello dell'incantatore, ma in UVG questo lo faremo corrispondere alla Potenza (P) a cui viene lanciato l'incantesimo. Il personaggio può quindi scegliere di lanciarlo alla Potenza che vuole, ma se questa supera il suo livello dovrà superare un test o subire corruzione magica.
A parte il fatto che è un oggetto fisico (e che quindi può essere ceduto ad altri) la costola funziona esattamente come se fosse un'incantesimo vanciano a là D&D classico.
Non funziona quindi come una pergamena né come il classico oggetto incantato con varie cariche, ma può essere usato una volta al giorno se posseduto nell'inventario.
3. Il destino di Tanfozzi
Questa è stata l'ultima sessione del giocatore dell'Ingegner Tanfozzi.
Ha deciso di lasciare la campagna principalmente per due motivi:
Un po' a causa del fatto che si gioca il venerdì sera per poche ore (al contrario degli altri giocatori non lavora perché sta studiando e il venerdì sera è quindi meno stanco e riesce a "durare" più a lungo) e quindi patisce un po' che si "faccia poco" in sessione.
Un po' a causa dalle aspettative che si era fatto un tradite dall'esperienza che effettivamente ha avuto (in parte sempre legato al primo motivo).
Ci sta, non tutte le cose vanno come ci si aspetta ed è giusto che possa andare anche così, senza nessun inutile rancore di sorta.
Personalmente. riflettendo su quanto avvenuto in queste ultime sessioni, se lo avessi saputo prima (mi ha detto che l'idea di lasciare ce l'aveva da un po', ma me l'ha detto solo dopo la sessione della colluttazione con la formaggiaia) non avrei fatto la "quest" completamente improvvisata da un tiro di dado andato male visto che era fondamentalmente incentrata sul suo personaggio.
Ora ci siamo ritrovati con questa cosa da svolgere, senza aver visto ancora la conclusione e con il giocatore a cui ruota tutto attorno che non gioca più. Sono cose che succedono, ma col senno di poi avrei gestito la cosa diversamente.
Per la prossima sessione (in cui entrerà al posto Tanfozzi un nuovo personaggio di un giocatore che si unisce) chiederò al gruppo se vuole provare a portare a compimento questa "quest" oppure se facciamo sfumare la cosa nello sfondo, con magari Tanfozzi che dice che si occuperà personalmente della cosa, in modo da proseguire con il viaggio verso ovest come ci eravamo promessi di fare.
Cosa decideremo lo leggerete nel prossimo resoconto!
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