Mentre tornano alla Metamorfosi sulla nave da sbarco, il gruppo si accorge che Sonya inizia a muovere nervosamente le mani ed è in stato catatonico: sta sognando una specie di formicaio a più livelli, solo che è popolato da carcinidi e non da formiche, e li vede scavare e conquistare il pianeta, sentendosi come una di loro e che vorrebbe raggiungerli per aiutarli. Gena la guarda e la percepisce quasi come una sorella, capisce cosa stia sognando. Le si avvicina per abbracciarla e le dice in un orecchio “non preoccuparti, non possono fargli più niente adesso”. Gli altri li vedono ma non sentono niente, però si ricordano Gena aver avuto gli stessi atteggiamenti.
Arrivati alla Metamorfosi, vengono accolti da del personale medico e dei militari, li ringraziano per aver completato la missione ma non sanno niente di cosa sia realmente accaduto su Samsa VI. Dovrebbero passare prima da Maas per fare rapporto, ma che se avessero bisogno di cure possono andare prima in infermeria. Gena vomita sui piedi dell’ufficiale medico. Ok meglio andare prima in infermeria, mentre Sanchez, Edem, Yang e Kawaguchi vengono scortati da Maas.
Maas è alla scrivania che compila scartoffie, il sgt. Roberts annuncia il loro ritorno e Maas scherza sulla facilità della riuscita della missione senza neanche alzare lo sguardo. Sanchez esordisce dicendo che non è stato un cazzo facile, Maas alza la mano e sminuisce dicendo che il problema era solo la pioggia, e che aveva provato a collegarsi con le comunicazioni ma che loro non hanno neanche avuto voglia di rispondere se non con dei versi strani. Il gruppo nota che la sua mano è piena di taglietti, e tutti fanno un passo indietro. Sanchez gli dice che anche lui è stato sul pianeta, Maas nega e ancora fa ironia sulla vacanza fatta dal gruppo sul pianeta. Sanchez gli chiede dei tagli che ha sulla mano, gli stessi che hanno i suoi compagni. Maas trema, e dice che questi tagli sono apparsi poche ore prima, continuando poi a scrivere. Roberts gli chiede se va tutto bene, e Maas gli chiede di lasciarlo in pace e di scrivere un rapporto che poi leggerà. Sanchez si avvicina a Roberts e gli chiede di fare strada, come escono dalla stanza Sanchez gli pianta il fucile alla schiena.
In infermeria stanno curando i feriti, Daigo sta a pezzi anche per le radiazioni assorbite nel nucleo del reattore, ma sembra stabile al momento. I medici prendono degli strumenti per misurare le radiazioni e si guardano in maniera poco rassicurante, mentre il medico che sta controllando Gena è impallidito per quello che ha visto e per quello che Gena gli ha appena raccontato. Sono tutti piuttosto impauriti dalle espressioni dei medici, Daigo entra in panico. I medici chiedono chi altro sia infetto, analizzando Sonya trovano un’altra larva al suo interno, mentre Daigo non presenta tracce. L’unica cosa che possono fare al momento è metterli in criostasi per trasportarli da degli specialisti, mentre danno la brutta notizia a Daigo che ha circa tre giorni di vita a causa delle radiazioni.
Roberts si irrigidisce, i compagni di Sanchez si schiacciano alle pareti. Sanchez gli toglie la pistola e gli chiede di avere fiducia in lui, per spiegargli la situazione e di non fidarsi di Maas. Edem dice a Roberts che dovrebbe ascoltarlo, che c’è qualcosa che non va in Maas e che la situazione è molto grave. Roberts e Sanchez sono vecchi compagni d’arme, e Roberts con l’amaro in bocca decide di fidarsi di Sanchez. In quel momento sentono un tonfo provenire dalla stanza di Maas, dei gorgoglii e grugniti, e poi un rumore di liquido che si sparge a terra.
Parte l’allarme della nave, dall’interfono si sente una voce che avverte di una nave non identificata che ha lasciato l’atmosfera del pianeta e si sta dirigendo in rotta di intercettazione verso la Metamorfosi, e di recarsi tutti ai posti di combattimento.
Sanchez rende la pistola a Roberts, torna indietro e vede la stanza piena di sangue e dal torace di Maas sta uscendo un carcinide. Chiude la porta verso l’ufficio, sperando di prendere tempo. Roberts però punta la pistola a Sanchez chiedendo spiegazioni.
In infermeria, Daigo ha capito che il cane di Underhill è un sintetico come lei, e che non si sta staccando da lei. Gena prende un medico per il camice e intima di toglierli la larva dal corpo, oppure potrebbe finire male. Anche Sonya è molto preoccupata perché, pur sentendo la vicinanza ai carcinidi ed empatia per una specie aliena, neanche lei vuole la larva dentro di sé.
Sanchez spiega velocemente a Roberts cosa è successo su Samsa VI, e che la nave fuori è meno pericolosa della creatura all’interno dell’ufficio di Maas. Edem rafforza il concetto, ma in quel momento una chela trapassa la porta. Roberts è sbigottito. Sanchez dà il fucile a pompa a Roberts e imbraccia il fucile anti-materiale, camminando indietro per mettere distanza dalla porta. Edem e Kawaguchi scappano per cercare aiuto. Il carcinide strappa la porta, entra nel corridoio e grida, infettando Sanchez.
Anche in infermeria sentono l’urlo del carcinide, e Gena digrignando i denti chiede di nuovo che gli tolgano la larva, mentre Sonya si sente attratta dal grido e corre in quella direzione, seguita da Daigo che non ha più niente da perdere.
La Metamorfosi subisce uno scossone fortissimo, si attivano gli allarmi dei danni dell’astronave.
Sanchez si sdraia a terra col fucile anti-materiale, Roberts e Yang prendono la mira. Yang spara ma gli si inceppa l’arma, il carcinide fa un passo ma un boato nel corridoio va sopra anche al rumore del fucile a pompa di Roberts. Sanchez ha fatto un bel buco in mezzo al carcinide! Sonya e Daigo arrivano e vedono solo il fumo del fucile e frattaglie di carcinide ovunque.
Tutti, tranne Gena che è ancora in infermeria, corrono sul ponte di comando. Il capitano della nave grida ordini, i sistemi di puntamento della Metamorfosi sono andati e la nave è ferma alla mercé dell’altra nave, una nave stranissima e rapidissima, che non sembra di costruzione umana.
Intanto, in infermeria stanno approntando un tavolo operatorio ma sconsigliano la chirurgia perché non conoscono la biologia dell’alieno nel corpo di Gena, consigliando di nuovo la stasi come soluzione temporanea. Gena facendo presente la situazione attuale, insiste per essere operato, e i medici finalmente cedono.
La Metamorfosi è sotto attacco, il gruppo suggerisce al capitano di raggiungere un punto di salto iperluce il più velocemente possibile mentre provano a sistemare i sistemi d’arma. A quanto pare il danno è sia strutturale che elettrico. Sonya si dirige verso l’area dove è montato il cannone e si infila in un portello di manutenzione mentre Daigo e Sanchez si occupano della parte elettrica, che risolvono presto, mentre Sonya non riesce a far ripartire il cannone.
I medici intanto mettono Gena sul tavolo operatorio, e dopo poco l’anestesia fa effetto.
Mentre Sonya è ancora al lavoro, Daigo aiuta nelle manovre evasive calcolando e tracciando rotte tramite complessi calcoli matematici. La nave accelera per scappare, ma altrettanto fa la nave nemica nella direzione opposta per scomparire velocemente. Sonya vede la nave nemica mentre si allontana, e le è familiare. È una nave carcinide ma non sembra una nave da combattimento.
Ormai comunque non è possibile sapere più niente, neanche se la Metamorfosi riuscirà a raggiungere un punto di salto prima che il suo equipaggio si trasformi…
fine campagna