Nuova sessione!
La terza della mia campagna di Ultraviolet Grasslands (qui potete leggere l'inizio) dove i nostri eroi cercheranno di
recuperare la misteriosa ricetta della birra gialla come richiesto da
Baffo, il loro contatto felino alla Città Violetta in cambio del nome di un medico
che gli aiuti a liberarsi delle tenie tentacolari che hanno contratto sulla
Strada Destra, o Giusta che dir si voglia.
Personaggi presenti: Blu Colpa, Malachite Diamandis, Raton Tio, Blallo
Judment
Giorno 21, Città Violetta
La mattina si apre con i protagonisti che cercano qualche informazione sul
luogo verso il quale si vogliono dirigere, ovvero il
Salotto dell'Ultima Sedia.
Dopo una breve discussione sulle priorità (procurarsi un medico è in cima alla
lista) decidono infatti di non andare impreparati. Quello che vengono a sapere
non è granché oltre quello che sapevano e/o sospettavano: il Salotto è
un'osteria a un giorno di cammino a ovest dalla Città Violetta, su una mesa
rocciosa, dove si mangia ma soprattutto si beve molto e molto bene. Famosa e
rinomata è infatti la "birra gialla" prodotta esclusivamente lì da
Marsa Vinoble, la proprietaria dello stabile.
Si mettono in cammino.
Dopo una giornata intera a piedi finalmente verso sera iniziano risalire il
fianco della mesa dalle rocce colore uovo di pettirosso costellata da antichi
volti serpenteschi di pietra di una cultura neo-ofidiana perduta nelle nebbie
della memoria del Molto Molto Tempo Fa.
Giorno 21, Salotto dell'Ultima Sedia, notte
Arrivano sulla cima della mesa la notte, e vedono subito che il Salotto
dell'Ultima Sedia è ancora in piena attività. Attorno all'edificio basso e
largo, sul cui tetto spicca una sedia di legno alta due metri che guarda verso
le Praterie, varie persone tra mercanti, viaggiatori e bonvivant con i loro
muli e carri sono fuori a bere e parlottare allegramente.
Dall'edificio giunge una musica da saloon, voci allegre, risate.
All'interno una grossa sala piena di tavoli dall'aspetto invitante ospita una
moltitudine di clienti che mangiano e bevono.
Dietro al bancone una donna molto alta, di mezz'età almeno e dallo sguardo
penetrante e intelligente, serve boccali di porcellana a forma di corno agli
avventori: Marsa Vinoble.
Tentano l'approccio affaristico: invece di presentarsi come quelli che
devono chiederle la ricetta per Baffo, fanno quelli che "abbiamo soldi,
contatti, e vogliamo vendere la tua birra perché sappiamo che è buona e
famosa".
Marsa è interessata, ma va subito al sodo: "sono 200€ a barile, quanti ne
volete? Dieci, venti? Non troverete la birra gialla da nessun'altra parte
perché la faccio io e basta, quindi è solo qui che potete decidere".
I
giri di parole degli eroi non funzionano troppo e la ricetta non esce dalla
bocca della donna
che, pur non essendo chiaro se si sia accorta di quello che stanno tentando di ottenere, tiene le
labbra serrate.
Nel frattempo assaggiano finalmente la famosa birra gialla: all'aspetto una
birra chiara, ma molto più… gialla del solito. Al palato, tutt'altro:
liquirizia, menta, sapori che se descritti da un qualsiasi sommelier non
sarebbero mai associati ad alcuna birra. Infatti questa chiaramente non è birra, ma
qualcos'altro.
Tuttavia è buonissima.
Insicuri sul da farsi, dicono di voler ragionare sull'affare e si ritirano a un tavolo a cenare, dopo aver pagato una stanza per passare la notte al
Salotto. Decidono di aspettare che Marsa vada a dormire e che il locale si
svuoti, così da capire dove tiene la birra. E devono aspettare parecchio:
Marsa continua a bere lattine di Felix Whizz, una bevanda energetica
narcotica piuttosto in voga, per tenersi sveglia.
Finalmente dopo varie ore Marsa crolla, e si ritira uscendo da una porta
dietro il bancone.
È il momento di agire.
Ormai il locale è più tranquillo, purché assolutamente non vuoto: vari
avventori sono ancora presenti (sia svegli che non) ai, così come tre camerieri.
C'è bisogno di un diversivo: Raton Tio, il cantastorie del gruppo,
decide di intrattenere la sala dal palchetto ora vuoto. E l'intera sala inizia
presto a pendere dalle sue labbra (N.d.A.: grazie a un ottimo tiro).
Blallo Judgement così prende l'iniziativa e, inosservato da chiunque, si
infila nella porta dietro al bancone dalla quale era scomparsa la proprietaria poco prima.
Nel corridoio oltre la porta, a parte la cucina, si presenta il classico genere di
stanze che si possono trovare in un'osteria/ristorante/fabbrica di birra:
dispense, stanza delle scope, magazzino e così via. Un po' più in là lungo il
corridoio si divide: a sinistra quelle che appaiono le stanze dei dipendenti,
con in fondo una porta di servizio che porta fuori; a destra invece una porta
di metallo dall'aspetto di essere un magazzino, una stanza per materiale per
pulizie, e… una bella grossa botolona metallica con un maniglione in
stile "boccaporto da sommergibile".
Blallo prima controlla il magazzino – effettivamente è qui che tengono i
barilotti di birra gialla, decine e decine, illuminati da alcune luci al neon.
Però nessun segno di alcuna ricetta o alcun indizio su come la birra venga
prodotta.
Decide quindi di provare ad aprire la botola.
Il maniglione ruota senza problemi e senza far quasi rumore. Sotto, una scala
a pioli, un paio di interruttori, un ronzio, gorgoglii, e un chiaro odore di
birra gialla.
Blallo scende la scala e si trova sopra una piattaforma alzabile a mo' di
ascensore, comandabile da un altro paio di interruttori. L'altro interruttore
accende delle luci al neon lungo un corridoio. I suoni e l'odore provengono da dietro un angolo in fondo al corridoio.
Cautamente, Blallo procede in esplorazione, e finalmente trova l'origine dei
ronzii e del gorgoglio…
In una grossa stanza, dei barilotti vuoti di birra gialla, un carrello per
trasportarli, una specie di "mangiatoia" con una vanga, e due grossi botti
verticali di metallo. Attaccata alle botti, dei grossi tubi pulsanti.
Attaccata ai tubi… un Mevo.
> Mevo - Meccanismi Violenti // organismi auto-replicanti cibernetici e biomeccanici. Pericolosi, temuti, e fin troppo frequenti nelle Praterie Ultraviolette si raccontano molte leggende su di loro ed è difficile distinguere quelle basate su fondi di verità da quelle totalmente inventate.
Nota dell'Arbitro: in inglese vengono chiamati "Vome", per "Violent Mechanisms"
Un grossa creatura rigonfia, con tante zampe e degli occhi vitrei che
osservano il vuoto è legata alla stanza con grosse catene. Sembra quasi
incinta. Alle mammelle pulsanti, dal quale cola un liquido giallo, sono
collegati dei grossi tubi diretti alle botti.
La "ricetta" della birra gialla è stata trovata.
Blallo decide di aver visto fin troppo, e si allontana in fretta su dalla
botola e fuori dalla porta di servizio, facendo il giro da fuori. Una volta
seduto al tavolo con i propri compagni, Raton finisce le proprie storie e si
unisce. Blallo racconta tutto, e decidono di andare così a riposare nelle
stanze che hanno preso per la notte.
Giorno 22, Salotto dell'Ultima Sedia
È l'alba, il sole è appena sorto oltre la foschia viola che oscura il cielo ad
ovest, e le urla svegliano tutti di soprassalto. Marsa Vinoble,
accompagnata da due camerieri e da un fucile che stringe tra le mani, sveglia
tutti gli ospiti dal loro sonno, nera di rabbia. "Fatevi vedere, so che siete
stati voi!" urla alle porte delle stanze.
Mentre gli altri tirano fuori la testa dalle camere, e Puzzola trema in un
angolo della stanza di Malachite, Blallo capisce all'improvviso, con un lampo
di consapevolezza, cosa è successo: ha lasciato la botola aperta!
Decide così che forse è meglio darsela a gambe: apre la finestra della sua
stanza e corre fuori, dirigendosi da solo verso la Città Violetta sperando per
il meglio.
Marsa nel frattempo dimostra di aver capito bene chi è stato, anche grazie
alla testimonianza dei camerieri presenti in sala la notte: subito raduna gli
eroi in una delle stanza e fa cercare Blallo, scoprendone la fuga davanti agli
sconcertati – e ora incazzati – compagni lasciati lì con una bella gatta da
pelare armata di fucile.
Dopo un intenso dibattito di accuse, controaccuse (che
ovviamente
incolpano Blallo) e giustificazioni più o meno credibili, e gestito
principalmente da Malachite e dalla sua sfrontatezza che non si lascia
intimidire dalle minacce, finalmente la verità viene poco a poco a galla fino
alla rivelazione finale: "ci ha mandato Baffo a recuperare la ricetta della
birra gialla!".
Nota dell'Arbitro: i giocatori hanno provato a dare in tutti i modi la colpa a Blallo (che forse ora se la merita pure) ma dopo una serie di tiri sfortunati sono costretti a vuotare il sacco per non far peggiorare ancora di più la situazione.
La reazione di Marsa non può essere la più inaspettata:
scoppiando in una fragorosa risata, e finalmente lasciando andare il
fucile, ecco che la situazione si capovolge rivelando l'ironica verità: la
"ricetta" non è altro che una partita di droga per uso personale del gatto
che, piuttosto che ammettere il suo vizio almeno quanto basta per rendere
chiaro il compito da svolgere, si è tenuto fin troppo enigmaticamente criptico
nel dare le istruzioni causando questa potenzialmente esplosiva – e letale –
situazione.
Ma tutto è bene quel che finisce bene, tutti possono finalmente prendere un
bel respiro di sollievo e, tra le risate di Marsa che infine ammette di averli
presi in simpatia, si dirigono tutti a fare una colazione a base della famosa
e, ora un po' meno segreta, birra gialla offerta dalla padrona di casa stessa.
"E mi raccomando" dice Marsa, prima di lasciarli andare, "quando beccate il
vostro amico un bel pugno sul naso non glielo dovrebbe
risparmiare nessuno!"
Ci leggiamo alla prossima sessione!
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