Questo è il sedicesimo resoconto della campagna che sto conducendo di
Ultraviolet Grasslands, un viaggio psichedelico attraverso le immense Praterie Ultraviolette fino
alla Città Nera.
L'inizio di questo viaggio lisergico
è narrato qui.
Personaggi presenti: Blu Colpa, Malachite Diamandis, Raton Tio,
Artificio DaRegret
Giorno 105, Cratere dei Cocci, presso l'Autofat Impazzita
Formicorpi!
I due formicorpi biomeccanici, gli artigli lucenti e il corpo ricoperto di liquido viscoso e terriccio, sbucano violentemente dal terreno dove un attimo prima c'erano gli eroi, armi in pugno, ad il loro attacco. Ma si sono scansati appena in tempo.
Gli altri due esseri giacciono morti, una freccia nel cranio e proiettili immersi in profondità nell'esoscheletro di chitina e nella carne, a qualche metro di distanza vicino a dove i due formicorpi sopravvissuti alla prima salva si sono immersi nel terreno per attaccare di sorpresa.
Il gruppo corre verso l'ingresso del grosso edificio di vetro e corallo terricolo dell'autofat e si gira, armi in pugno, pronto a sparare e a scoccare.
Il secondo nugolo di frecce e piombo macella rapidamente i due avversari rimasti, parecchio più piccoli del compagno solitario di qualche ora fa, prima che riescano a raggiungere le proprie prede.
Malachite è l'ultima a sparare: il suo fucile riciclato ruggisce contro il muso, ora divenuto una nuvola di sangue verde e chitina, dell'ultimo formicorpo.
È finita.
Almeno per ora.
Nota dell'Arbitro: stavolta erano quattro formicorpi ma, al contrario di quello solitario della sessione prima, erano di Livello 1 con solo 8 punti Vita. Stavolta.
Ancora tutti incolumi, ormai sono all'ingresso del grosso edificio ricoperto di vegetazione, rigogliosa dentro tanto come fuori.
Macchinari di lavorazione dei frutti della coltivazione sono ormai arrugginiti e ricoperti di cespugli e rampicanti.
Una rampa di scale porta al piano superiore mentre, in un angolo dell'enorme area del pianterreno, un passaggio porta verso aree sottostanti.
Ma non sono queste le cose più appariscenti. No.
Le cose immediatamente più visibili sono le vasche.
Decine di vasche verticali, collegate a una specie di computer/macchinario decisamente antico, svettano al centro della stanza, piene di un liquido giallognolo e viscoso del tutto simile a quello che ricopriva i formicorpi ormai morti.
Dentro, in sospensione nel liquido, due corpi umani perfettamente "conservati" e in ottimo stato completamente glabri. Dei corpi di rimpiazzo, utili come creazioni o migliorie biomantiche, sostituzione neurale o come policorpi per i Principi di Porcellana.
Raton decide di studiare, grazie alle sue conoscenze di tecnologie antiche, il funzionamento della macchina e, dopo un'ora di studio, comprende che il laboratorio biomantico (questo è) oltre ad essere stato installato non assieme alla creazione dell'autofat ma molto tempo dopo, prende non solo l'energia dalla stessa per mantenersi semi-attivo ma pure il liquido biomantico che utilizza proviene da essa.
Questo liquido giallastro nelle vasche è infatti utilizzato dal laboratorio per creare questi corpi umani grazie alle sue proprietà di generazione dei tessuti, ma purtroppo non è più possibile crearne di nuovi in quanto il laboratorio è ormai malfunzionante a causa dello scorrere del tempo. I due corpi nelle vasche sono gli unici esemplari rimasti.
Questo lascia un dubbio: da dove vengono questi formicorpi, se non da queste vasche?
Ad ogni modo questi corpi valgono 700€ l'uno: un buon bottino.
Anche il piano di sopra è invaso dalla vegetazione che ricopre casse di plastica dove veniva confezionato il raccolto e macchinari e nastri trasportatori che si occupavano di imballarlo in maniera automatica. Alcune stanze ancora più in alto, assomiglianti a degli uffici di qualche tipo, sono completamente vuote a parte le onnipresenti piante. Non c'è nulla di interessante qui.
Non rimane, quindi, che esplorare il passaggio che porta nelle viscere della struttura, sotto al pianterreno e, forse, ai misteri dell'autofat…
Ci si legge alla sessione diciassette!
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